Situazione ormai fuori controllo a Torino, presso le palazzine del Moi, l'ex villaggio olimpico occupato abusivamente da centinaia di immigrati abusivi. Dopo la rivolta dei clandestini, che sono scesi in strada devastando il quartiere, sradicando cartelli stradali e minacciando con spranghe e manganelli le forze dell'ordine al grido di "Italiani razzisti", il Prefetto del capoluogo piemontese ha richiesto l'intervento dell'esercito per tenere sotto controllo una situazione che ormai è evidentemente sfuggita di mano, nonostante le ripetute denunce da parte dei rappresentanti della Lega.
"Sono disordini ormai quotidiani, denunciamo da anni questa situazione di illegalità - ricorda Riccardo Molinari, segretario leghista piemontese -: il Comune deve dare delle risposte, ormai è un problema di sicurezza. Situazione chiara da anni, non ci sono motivi per rimandare oltre lo sgombero". Fabrizio Ricca, capogruppo in Comune, è altrettanto chiaro: "La situazione all'ex Villaggio Olimpico è sempre più incandescente e serve l'intervento immediato di polizia ed esercito. I fatti dimostrano che la situazione è totalmente degenerata e non si può più attendere nemmeno un giorno, quella zona va liberata e i delinquenti che hanno distrutto tutto quello che avevano davanti vanno rispediti da dove arrivano".
Ricca ne ha anche per la sindaca grillina e la sua maggioranza: "La Appendino ha fallito e si deve fare da parte per due motivi, in primis perché non è stata in grado di gestire la situazione sottovalutandola anche dopo i miei avvertimenti nel Consiglio Comunale di lunedì scorso, secondo perché la sua maggioranza ha deciso chiaramente di stare dalla parte di chi occupa illegalmente l'ex Moi. Chiediamo che venga dichiarato immediatamente lo stato di emergenza e che il Governo nomini un commissario straordinario che si occupi dello sgombero e del rimpatrio di chi chiaramente non ha più titolo di stare nel nostro paese".
Per fronteggiare l'emergenza, il Prefetto di Torino ha chiesto al Viminale "risorse aggiuntive" pari ad almeno 50 uomini dell'esercito, per presidiare 24 ore su 24 la zona nella quale in meno di 24 ore, tra mercoledì e giovedì, sono scoppiate ben due rivolte. Il complesso di palazzi colorati costruiti per accogliere gli atleti dei giochi invernali del 2006, oggi è occupato da più di mille africani che sono diventati i padroni del quartiere nel quale lasciano entrare indisturbati solo i componenti delle associazioni legate ai centri sociali, che li sostengono e che probabilmente li hanno incitati alla rivolta.
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