A Como non accennano a diminuire i problemi causati da un gran numero di immigrati clandestini, che sono stati spostati dai giardinetti a ridosso della stazione di San Giovanni al nuovo "ghetto" realizzato con i container, distante circa un chilometro, costato su ammissione del ministro Alfano oltre 300mila euro. Questo è lo spettacolo che ogni giorno sono costretti a subire i residenti della zona, le cui case si affacciano proprio sull'area utilizzata come campo di accoglienza. Occhi sempre aperti, impossibilità di dormire sia di giorno che di notte e paura ad uscire in strada, soprattutto per donne e bambini.
Come denuncia Alessandra Locatelli, segretaria cittadina della Lega, "ogni giorno arriva gente che prova ad entrare, c'è chi staziona all'ingresso, chi si innervosisce e poi, naturalmente, le forze dell'ordine che devono intervenire. All'interno probabilmente gira alcool e altro, anche perché alcuni clandestini vanno a fare la spesa e rientrano con sacchetti e bottiglie avvolte nella carta. All'interno non ci sono le forze dell'ordine ma solo i dipendenti della Croce Rossa. Di notte poi, si scatena l'inferno per chi vorrebbe dormire ma viene svegliato dagli schiamazzi e dai litigi. Vergogna, chiusura immediata!"
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